Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 996 del 2015

ECLI:IT:TARPA:2015:996SENT

Massima

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Il silenzio serbato dall'amministrazione comunale sulla domanda di sanatoria edilizia presentata ai sensi dell'art. 36 del d.P.R. n. 380/2001 (già art. 13 della l. n. 47/1985) deve essere qualificato come silenzio-rigetto, con contenuto di diniego implicito, e non come silenzio-inadempimento all'obbligo di provvedere. Tale silenzio-rigetto non è inficiato da difetto di motivazione, trattandosi di fattispecie normativamente predeterminata, per cui non sussiste l'obbligo di un provvedimento espresso, né conseguentemente di motivazione. Pertanto, l'amministrazione comunale che non si sia pronunciata in esito ad una istanza di accertamento di conformità di un'opera edilizia abusiva ex art. 13 della l. n. 47/1985 non è illegittima, in quanto il silenzio serbato assume il significato di espresso rigetto e non di mero rifiuto di pronunzia.

Sentenza completa

N. 01221/2007
REG.RIC.

N. 00996/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01221/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1221 del 2007, proposto da ((omissis)), domiciliata (giusta nuova comunicazione depositata il 22 luglio 2014) in Palermo via XX Settembre n. 11 presso lo studio dell'avv. ((omissis)) che la rappresenta e difende;

contro

- il Comune di Palermo, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avvocatura della medesima Amministrazione in Palermo, piazza Marina n.39;

per l'annullamento

- «del silenzio-rigetto formatosi ai sensi dell’art. 36 d.P.R. n. 380 del 2001 (art. 13 l. n. 47 del 1985) sull’istanza di sanato…

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