Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 13619 del 5 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:13619PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La presunzione assoluta di adeguatezza della sola custodia cautelare in carcere per il delitto di omicidio volontario, prevista dall'art. 275 comma 3 c.p.p., viola i principi costituzionali di uguaglianza (art. 3 Cost.), di minore sacrificio necessario della libertà personale (art. 13 Cost.) e di distinzione tra pena e misura cautelare (art. 27 comma 2 Cost.). Tale presunzione, infatti, non trova giustificazione nella struttura e nelle connotazioni criminologiche del delitto di omicidio, che non presentano le medesime caratteristiche di reati associativi e permanenti propri della criminalità organizzata, per i quali la Corte costituzionale ha ritenuto ragionevole tale previsione normativa. Al contrario, l'omicidio, pur essendo un reato grave e odioso, presenta connotazioni "meramente individuali" tali da non postulare esigenze cautelari affrontabili solo e rigidamente con la massima misura restrittiva. Pertanto, l'applicazione automatica della custodia cautelare in carcere, senza possibilità di valutare la concreta situazione dell'indagato e l'adeguatezza di misure meno afflittive, risulta irragionevole e lesiva dei suddetti principi costituzionali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO ((omissis)) S - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. VI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 449/2010 TRIB. LIBERTA' di TRIESTE, del 07/10/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MASSIMO VECCHIO;

Udito, altresi', in camera di consiglio:

- il rappresentante del Pubblico Ministero in persona del dott. ((omissis)), Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte, il quale ha concluso per il rigetto del ricorso e la condanna del ricorrente al pagamento de…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.