Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25294 del 26 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:25294PEN

Massima

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L'appartenenza dell'imputato a un'associazione mafiosa, accertata sulla base di precedenti condanne e di elementi fattuali concreti, costituisce circostanza aggravante della condotta estorsiva, sia per l'aggravante specifica prevista dalla legge, sia per l'aggravante generica dell'aver agito per agevolare le attività dell'associazione criminale. Tali aggravanti sono compatibili tra loro, in quanto la prima attiene all'elemento soggettivo della condotta, mentre la seconda si riferisce all'elemento oggettivo dell'agevolazione dell'associazione mafiosa. L'attualità dell'appartenenza e del metodo mafioso può essere desunta anche da elementi diversi dalla precedente condanna, come le dichiarazioni della persona offesa e le modalità di esecuzione del reato. L'esclusione dell'attenuante del risarcimento integrale del danno è motivata dalla valutazione di insufficienza dell'importo offerto, mentre l'esclusione dell'attenuante della tenuità del danno è giustificata dal rapporto tra l'entità della somma estorta e la situazione economica della vittima. Il diniego delle attenuanti generiche è correttamente motivato sulla base dei precedenti dell'imputato e della reiterazione della condotta, senza necessità di esaminare tutti i parametri di cui all'art. 133 c.p. Il rigetto della continuazione con il precedente reato di associazione mafiosa è giustificato dall'incompatibilità temporale tra le condotte, pur essendo la precedente condanna rilevante ai fini dell'accertamento dell'attualità dell'appartenenza all'associazione. Infine, la determinazione equitativa del risarcimento del danno, in misura contenuta, è congruamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. ZAZA Car - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 25/01/2011 della Corte d'Appello di Reggio Calabria;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Carlo Zaza;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Izzo Gioacchino, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenza impugnata, in parziale riforma della sentenza de…

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