Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4128 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:4128SENT

Massima

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La revoca della concessione di un bene pubblico per il mancato pagamento del canone da parte del concessionario è legittima, in quanto l'inadempimento dell'obbligo di corrispondere il canone costituisce un grave inadempimento contrattuale che giustifica la risoluzione del rapporto concessorio. Il mancato pagamento del canone, anche in presenza di vizi o necessità di manutenzione dell'impianto concesso, non può essere considerato un inadempimento di scarsa rilevanza, in quanto l'obbligo di pagamento del canone rappresenta un elemento essenziale ed imprescindibile del rapporto concessorio, la cui inosservanza altera irrimediabilmente l'equilibrio contrattuale. Pertanto, la valutazione della gravità dell'inadempimento ai fini della risoluzione del contratto di concessione deve essere effettuata in base a criteri oggettivi, avendo riguardo all'importanza dell'obbligazione violata nell'economia complessiva del rapporto, senza che assumano rilievo considerazioni di carattere soggettivo sulla stima che la parte creditrice abbia potuto fare del proprio interesse leso. Inoltre, il pregresso comportamento tollerante dell'amministrazione concedente non può legittimare il successivo inadempimento del concessionario, in quanto l'amministrazione è tenuta a richiedere puntualmente il pagamento del canone e la reiterazione del mancato pagamento per un periodo significativo costituisce circostanza idonea a giustificare la revoca della concessione, quale misura proporzionata e adeguata alla gravità dell'inadempimento.

Sentenza completa

N. 05638/2011
REG.RIC.

N. 04128/2012 REG.PROV.COLL.

N. 05638/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5638 del 2011, proposto da:
Associazione Centro Ester (Ente Morale Onlus), rappresentato e difeso dagli avv. Carlo De Maio ed Ezio Maria Zuppardi, con domicilio eletto presso questi in Napoli, viale Gramsci, n. 16;

contro

Comune di San Sebastiano al Vesuvio in Persona del Sindaco P.T., rappresentato e difeso dall'avv. Valerio Barone, con domicilio eletto in Napoli, piazza Sannazzaro, n. 71;

per l'annullamento

- della determina dirigenziale n. 309 dell'11 ottobre 2011, avente ad oggetto la decadenza della ricorrente dalla convenzione rep. n. 586/2002, stipulata
inter partes<…

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