Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7916 del 21 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:7916PEN

Massima

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La confisca di prevenzione può essere revocata quando i fatti accertati con sentenze penali definitive escludano in modo assoluto l'esistenza dei presupposti applicativi della misura, tra i quali la pericolosità sociale del proposto all'epoca delle acquisizioni patrimoniali. Pertanto, l'annullamento della confisca è dovuto quando la motivazione del provvedimento impugnato risulti tautologica e non intellegibile nel valutare la pericolosità sociale del soggetto, in assenza di altri fatti e circostanze dimostrativi della stessa riferiti al periodo di formazione della provvista bancaria oggetto di ablazione. In tali casi, il giudice di rinvio è tenuto a rivalutare la pericolosità sociale del proposto in relazione al periodo rilevante ai fini della confisca.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo A. - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto L. - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Anton - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 14/03/2018 della CORTE APPELLO di PERUGIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. ANTONIO SETTEMBRE;
lette le conclusioni del Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, Dott.ssa Lori Perla, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Perugia ha rigettato la richiesta di revocazione del decreto n. 40 del 25 giugno 2014 emesso dalla Corte d'appello…

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