Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 9146 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:9146SENB

Massima

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Il rilascio di una concessione edilizia in sanatoria per la realizzazione di una superficie utile abitabile, anche se di modesta entità, comporta il venir meno dell'interesse all'impugnazione della determinazione dirigenziale che aveva ingiunto la demolizione di tali opere ritenute abusive, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse. Ciò in quanto la sanatoria edilizia, intervenuta successivamente all'adozione del provvedimento impugnato, ha sanato la posizione giuridica dei ricorrenti, eliminando il presupposto per l'esecuzione della demolizione e, conseguentemente, facendo venir meno l'interesse all'annullamento dell'atto. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che la presentazione di una domanda di condono edilizio e il successivo rilascio della relativa concessione in sanatoria, anche per modeste opere, comportano il superamento della precedente situazione di abusività e, di conseguenza, il venir meno dell'interesse all'impugnazione del provvedimento sanzionatorio, rendendo il ricorso improcedibile. La massima valorizza il ruolo centrale dell'istituto del condono edilizio nel sistema normativo, quale strumento di sanatoria delle opere abusive, e afferma il principio secondo cui il rilascio della concessione in sanatoria, anche per interventi di modesta entità, determina il superamento della precedente situazione di abusività, facendo venire meno l'interesse all'impugnazione del provvedimento sanzionatorio.

Sentenza completa

N. 04875/2011
REG.RIC.

N. 09146/2011 REG.PROV.COLL.

N. 04875/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 4875 del 2011, proposto da:
Letizia Micoli, Giacomo Di Gregorio, Alessia Di Gregorio, Annalisa Di Gregorio,
rappresentati e difesi dagli avv. Irene G. Bellavia, Gabriele Ragnini, con domicilio eletto presso Irene Bellavia in Roma, via Costabella, 23;

contro

Roma Capitale, rappresentato e difeso dall'avv. Giorgio Pasquali, domiciliato in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 333 del 25.2.2011 dell'Unità Organizzativa Tecnica del XX Municipio di Roma Capitale con la quale è stata ingiunta la…

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