Il riconoscimento della qualifica professionale di docente conseguita in un altro Stato membro dell'Unione europea deve avvenire mediante una valutazione comparativa del percorso formativo estero, in relazione alla durata complessiva, al livello e alla qualità delle formazioni a tempo parziale, al fine di verificare che non siano inferiori a quelli delle formazioni continue a tempo pieno richieste nell'ordinamento nazionale. L'Amministrazione non può negare il riconoscimento sulla base di una mera diversità di organizzazione del servizio pubblico dell'insegnamento di sostegno tra i due ordinamenti, senza indicare le ragioni per cui il livello delle conoscenze e delle qualifiche attestato dal titolo estero non sia idoneo a soddisfare, anche parzialmente, le condizioni richieste per accedere a tale attività nell'ordinamento italiano. Il giudice, nell'ambito del giudizio di ottemperanza, è tenuto a verificare la conformità del comportamento dell'Amministrazione al giudicato, ordinando il riesame della posizione del ricorrente secondo i criteri conformativi indicati nella sentenza di cognizione, senza che possano essere opposti elementi già valutati e superati in tale sede.