Cassazione penale Sez. III sentenza n. 23537 del 30 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:23537PEN

Massima

Il provvedimento cautelare, pur legittimamente disposto all'origine, perde efficacia e deve essere revocato quando, per sopravvenuti fatti o circostanze, venga meno l'esigenza cautelare che ne aveva giustificato l'adozione. In tal caso, il venir meno dell'interesse alla decisione sull'impugnazione della misura cautelare, correlato a cause sopravvenute alla presentazione del ricorso, determina l'inammissibilità dell'impugnazione stessa, senza che ciò comporti la condanna al pagamento delle spese, in quanto il difetto di interesse prevale sulla rinuncia all'impugnazione, essendo causa di inammissibilità più favorevole per il ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - rel. Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/12/2022 del Tribunale di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. REYNAUD ((omissis));
letta la dichiarazione di rinuncia al ricorso del 23/01/2023;
lette le richieste scritte trasmesse dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. BALDI Fulvio, ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 83, comma 12-ter, conv., con modiff., d…

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