Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37552 del 16 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:37552PEN

Massima

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Il furto di beni mobili di valore, come preziosi e oggetti di antiquariato, commesso nell'abitazione della persona offesa, non può essere giustificato dalla mera erronea convinzione dell'imputato di appropriarsi di cose di modesto valore in stato di abbandono, né dalla sua successiva collaborazione con le autorità, in quanto tali circostanze non integrano i presupposti per il riconoscimento delle attenuanti previste dagli articoli 625-bis e 62, numeri 1, 4 e 6, del codice penale. Il giudice di merito, nel rigettare tali richieste difensive, è tenuto a fornire una congrua e specifica motivazione, basata sulle risultanze processuali, che escluda la sussistenza dei relativi presupposti di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS);
Avverso sentenza della Corte di Appello di Ancona in data 11.1.2013;
Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita in Pubblica Udienza la relazione fatta Dal Consigliere Dott. Silvana de Berardinis;
Udito il Procuratore Generale, dott. Izzo G. Che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza in data 11.1.13 la Corte di Appello di Ancona confermava la sentenza emessa dal GUP presso il Tribunale di Ascoli Piceno, in data 26.4.2012, co…

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