Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38791 del 3 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:38791PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis c.p. si riferisce a colui che si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale, desumibile da indicatori fattuali dai quali possa logicamente inferirsi l'appartenenza, senza che rilevi il mero dato di un'investitura formale o la commissione di specifici reati-fine, essendo sufficiente il semplice inserimento all'interno della compagine criminale secondo modalità tali da poterne desumere la completa "messa a disposizione" dell'organizzazione mafiosa, la quale deve essere incondizionatamente rivolta al sodalizio ed essere di natura ed ampiezza tale da dimostrare l'adesione permanente e volontaria ad esso per ogni fine illecito suo proprio. In tema di custodia cautelare in carcere per il reato di cui all'art. 416-bis c.p., trova applicazione la presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari sancita dall'art. 275 comma 3 c.p.p., che impone di ritenere sussistenti tali esigenze a carico del partecipe dell'associazione mafiosa, salvo prova contraria avente ad oggetto elementi dai quali risulti che le esigenze cautelari non sussistono e che si risolvono in fatti che rendono "impossibile" che il soggetto possa continuare a fornire il suo contributo all'organizzazione per conto della quale ha operato, con la conseguenza che, ove non sia dimostrato che detti eventi risolutivi si sono verificati, persiste la presunzione di pericolosità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Ire - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/03/2017 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Scordamaglia Irene;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. Spinaci Sante il quale conclude per il rigetto;
dito il difensore Avv. (OMISSIS) che si riporta ai motivi e ne chiede l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), sottoposto ad indagini in relazione al delitto di cui all'articolo 416-bis c.p., quale partecip…

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