Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 2485 del 2013

ECLI:IT:TARSA:2013:2485SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di sanatoria edilizia da parte del privato comporta la sopravvenuta carenza di interesse al ricorso avverso l'ordinanza di demolizione, in quanto l'amministrazione è tenuta a valutare nuovamente la situazione e ad adottare, se del caso, un nuovo provvedimento sanzionatorio. Inoltre, la dichiarazione di improcedibilità dell'istanza di sanatoria, motivata sulla base della successiva presentazione di una domanda di condono per i medesimi abusi, costituisce un atto atipico non previsto dalla legge e, pertanto, illegittimo. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che la presentazione di un'istanza di sanatoria edilizia da parte del privato fa venir meno l'interesse al ricorso avverso l'ordinanza di demolizione, in quanto l'amministrazione deve riesaminare la situazione e adottare un nuovo provvedimento, se necessario. Inoltre, la dichiarazione di improcedibilità dell'istanza di sanatoria, basata sulla successiva presentazione di una domanda di condono per gli stessi abusi, è un atto illegittimo in quanto non previsto dalla legge. La massima giuridica può essere così formulata: La presentazione di un'istanza di sanatoria edilizia da parte del privato comporta la sopravvenuta carenza di interesse al ricorso avverso l'ordinanza di demolizione, in quanto l'amministrazione è tenuta a valutare nuovamente la situazione e ad adottare, se del caso, un nuovo provvedimento sanzionatorio. Inoltre, la dichiarazione di improcedibilità dell'istanza di sanatoria, motivata sulla base della successiva presentazione di una domanda di condono per i medesimi abusi, costituisce un atto atipico non previsto dalla legge e, pertanto, illegittimo. L'amministrazione, in tali casi, deve procedere a una nuova valutazione della situazione e adottare, se necessario, un nuovo provvedimento, senza poter dichiarare l'improcedibilità dell'istanza di sanatoria sulla base della presentazione di una domanda di condono successiva. Il principio di diritto affermato mira a garantire il corretto esercizio del potere amministrativo in materia edilizia, assicurando il riesame della situazione da parte dell'autorità competente e impedendo l'adozione di provvedimenti atipici e illegittimi.

Sentenza completa

N. 01107/2003
REG.RIC.

N. 02485/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01107/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1107 del 2003, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) Avv. * . * in Salerno, c.so Vitt.Emanuele N.143;

contro

Comune di Ravello, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) Avv. * * in Salerno, viale Filanda,N.3-Capezzano-;

per l'annullamento

dell’ordinanza di demolizione n.78/02.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Ravello;

Viste le memorie difensi…

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