Corte d'appello civile Potenza sentenza n. 556 del 6 settembre 2018

Massima

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Il diritto di proprietà, quale diritto reale primario, attribuisce al proprietario il potere di godere e disporre della cosa in modo pieno ed esclusivo, nei limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento giuridico. L'azione di rivendicazione, disciplinata dall'art. 948 c.c., consente al proprietario di ottenere la restituzione del bene di cui sia stato privato ingiustamente, a prescindere dalla buona o mala fede del possessore. Tuttavia, perché l'azione di rivendicazione possa essere accolta, è necessario che il proprietario dimostri non solo il proprio diritto di proprietà, ma anche che il bene rivendicato sia effettivamente parte integrante del suo fondo, senza che rilevi l'eventuale incertezza dei confini. Qualora il convenuto contesti la proprietà del bene rivendicato invocando il proprio titolo di acquisto, il conflitto non è più tra fondi, ma tra titoli, con la conseguenza che l'attore è soggetto all'onere probatorio proprio dell'azione di rivendicazione. In tal caso, il giudice non può qualificare l'azione come regolamento di confini, ma deve valutare la domanda alla stregua dell'azione di rivendicazione, verificando se il proprietario abbia fornito la prova del proprio diritto e dell'effettiva appartenenza del bene al proprio fondo. Ove tale prova non sia raggiunta, l'azione di rivendicazione deve essere respinta, anche qualora il consulente tecnico d'ufficio abbia rilevato un'occupazione abusiva di parte del fondo da parte del convenuto. Infatti, il giudice non è vincolato alle risultanze della consulenza tecnica, ma deve valutarle criticamente alla luce di tutti gli elementi di prova acquisiti, privilegiando le risultanze che appaiono maggiormente coerenti e fondate.

Sentenza completa

CORTE D'APPELLO DI POTENZA
SEZIONE CIVILE
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
La Corte d'Appello di Potenza, riunita in camera di consiglio e composta dai sigg. Magistrati:
Dott. Ettore Luigi Nesti Presidente
Dott. Cataldo Carmine Collazzo Consigliere
Dott.ssa Paola Barracchia Consigliere rel.
ha pronunziato la seguente
SENTENZA
nella causa civile iscritta al n. 85/2014 Ruolo Generale
tra
Ca.Gi. rappresentata e difesa dall'Avv. Gi.Ca. presso il cui studio in Potenza è elettivamente domiciliata
- Appellante -
contro
Am.An., Fe.Fl., Am.Gi., Am.Pi., Am.Lu., (in qualità di eredi di Am.Al.) tutti rappresentati e difesi dagli Avv. Lu.
OGGETTO: azione di rivendicazione e rilascio Conclusioni come in narrativa.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
1 Con atto di citazione del 15.11.1989 l'odierna appellante conveniva in giudizio, dinanzi al Tribunale di Potenza, il sig. Al.Am. al fine di accertare e dichiarare: "…

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