Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'amministrazione competente, nell'esercizio del proprio potere di controllo e sanzionatorio in materia di attività produttive, è tenuta a compiere un attento esame dei presupposti di fatto e di diritto che giustificano l'adozione di provvedimenti inibitori, al fine di contemperare le esigenze di tutela dell'interesse pubblico con il rispetto dei principi di ragionevolezza, proporzionalità e tutela dell'affidamento del privato. In particolare, qualora l'attività produttiva sia composta da diverse fasi, alcune delle quali non necessitino di specifiche autorizzazioni, l'amministrazione non può disporre la sospensione integrale dell'attività, ma deve limitare il proprio intervento alle sole parti per le quali emergano irregolarità. Il mancato rispetto di tali principi comporta l'illegittimità del provvedimento adottato per eccesso di potere, carenza di istruttoria e violazione del principio di proporzionalità.