Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 15476 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:15476SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, afferma il principio secondo cui, in presenza di una dichiarazione di carenza di interesse al prosieguo del giudizio da parte del ricorrente, il giudice amministrativo non può che prenderne atto e dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza poter entrare nel merito della controversia. Tale principio trova applicazione anche quando il venir meno dell'interesse sia dovuto a circostanze sopravvenute nel corso del giudizio, come nel caso di specie, in cui la parte ricorrente ha manifestato la sopravvenuta carenza di interesse al ricorso. Il Tribunale, pertanto, nel dichiarare l'improcedibilità del ricorso, ha correttamente applicato il consolidato orientamento giurisprudenziale secondo cui il difetto di interesse sopravvenuto nel corso del giudizio comporta l'impossibilità per il giudice di pronunciarsi nel merito della controversia, essendo preclusa ogni valutazione nel merito. Inoltre, il Tribunale, nel compensare le spese di giudizio tra le parti, ha correttamente applicato il principio di soccombenza virtuale, tenendo conto del complessivo sviluppo della vicenda e della dichiarazione di carenza di interesse da parte del ricorrente. Infine, il Tribunale, nell'ordinare l'oscuramento delle generalità della parte ricorrente, ha correttamente applicato la normativa in materia di tutela dei dati personali, a salvaguardia dei diritti e della dignità della parte interessata.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/07/2024

N. 15476/2024 REG.PROV.COLL.

N. 13228/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13228 del 2019, proposto da
-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avv. ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da registri di Giustizia;

contro

ANAC - Autorità Nazionale Anticorruzione, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale dello Stato, con domicilio digitale come da PEC da registri di Giustizia e domicilio fisico in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento:

- della Delibera del Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione n. -OM…

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