Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1581 del 2011

ECLI:IT:TARMI:2011:1581SENT

Massima

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La modifica della destinazione urbanistica di un'area, precedentemente edificabile in forza di una convenzione di lottizzazione, deve essere adeguatamente motivata dall'amministrazione comunale, tenuto conto del particolare affidamento ingenerato nei proprietari dalla pregressa disciplina urbanistica e dagli atti e comportamenti dell'ente locale. L'amministrazione ha il dovere di valutare con attenzione l'opportunità di modificare la precedente destinazione urbanistica di un'area e, se ritiene di dover diversamente disciplinare tale area e sacrificare comunque gli interessi dei soggetti coinvolti, deve indicare le ragioni logiche che hanno portato a tale nuova scelta pianificatoria. La mancata o insufficiente motivazione di tale mutamento di destinazione urbanistica, in presenza di un affidamento qualificato dei proprietari, determina l'illegittimità dell'atto di approvazione del nuovo strumento urbanistico generale. L'inosservanza dell'obbligo di astensione da parte di alcuni consiglieri comunali, nella loro qualità di proprietari o di parenti di proprietari di aree ricomprese nel piano regolatore generale, non determina l'invalidità in toto dello strumento urbanistico, ma solo delle parti direttamente collegate agli interessi degli amministratori che abbiano illegittimamente concorso alla sua adozione; pertanto, la legittimazione a far valere un profilo di invalidità di tale natura va riconosciuta esclusivamente a chi dimostri un'effettiva utilità a conseguire l'annullamento "in parte qua" del piano. Il risarcimento del danno e l'indennizzo per arricchimento senza causa non possono essere riconosciuti in assenza di una definitiva determinazione della destinazione urbanistica dell'area e di una prova dell'effettiva realizzazione di un danno o di un arricchimento ingiustificato in capo all'amministrazione comunale.

Sentenza completa

N. 04418/2000
REG.RIC.

N. 01581/2011 REG.PROV.COLL.

N. 04418/2000 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4418 del 2000, proposto da:
Gaddi Graziana, Diciomma Michele, Fumagalli Annamaria, Gandola Lucia, Lanfranconi Gabriella, rappresentati e difesi dagli avv.ti Maurizio Boifava ed Enzo Giacometti, con domicilio eletto presso lo studio del secondo in Milano, via Pinamonte da Vimercate n. 2;

contro

Comune di Oliveto Lario, rappresentato e difeso dall'avv. Claudio Linzola, con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, via Hoepli, 3; Regione Lombardia, non costituitasi in giudizio;

per l'annullamento

degli atti di adozione ed approvazione del piano regolatore generale del comu…

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