Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3188 del 2006

ECLI:IT:TARLAZ:2006:3188SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio preclude l'adozione di provvedimenti repressivi dell'abuso, in quanto la definizione del procedimento di sanatoria assume rilievo pregiudiziale rispetto all'applicazione delle misure sanzionatorie, le quali possono essere disposte solo in caso di diniego del beneficio del condono, al fine di non vanificare a priori i pendenti procedimenti di regolarizzazione. La presentazione di una domanda di condono edilizio sospende l'esecuzione di provvedimenti di demolizione di opere abusive, in quanto la definizione del procedimento di sanatoria assume carattere pregiudiziale rispetto all'adozione di misure repressive. L'Amministrazione non può procedere alla demolizione fintanto che non sia stata definita la richiesta di condono, pena la vanificazione del procedimento di regolarizzazione ancora pendente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE
PER IL LAZIO
ROMA
SEZIONE I QUATER
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
con rito abbreviato ai sensi dell'art. 26 della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, come modificato dall'art. 9 della legge 21 luglio 2000, n. 205
sul ricorso n. 2731 del 2006, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall'Avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso lo studio del difensore, situato in Roma, via F.P. De' Calboli n. 1;
contro
il Comune di Roma, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'Avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso il difensore nella sede dell'Avvocatura Comunale, situata in Roma, via del Tempio di Giove n. 21;
per l'annullamento
della Determinazione Dirigenziale, Municipio Roma 15, n. 2481 del 30 novembre 2005, notificata in data 3 gennaio 2006, con la quale è stata intimata al ricorrente l…

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