Consiglio di Stato sentenza n. 3659 del 2015

ECLI:IT:CDS:2015:3659SENT

Massima

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La pubblica amministrazione conserva il potere di annullare d'ufficio un provvedimento amministrativo, anche se già in fase di esecuzione, qualora sussistano gravi vizi della procedura, dovendo tenere conto delle preminenti ragioni di salvaguardia del pubblico interesse. Tale potere di autotutela trova fondamento nei principi di legalità, imparzialità e buon andamento che devono informare l'attività amministrativa. L'amministrazione può legittimamente esercitare il potere di annullamento d'ufficio ai sensi dell'art. 1, comma 136 della legge 311/2004, al fine di conseguire risparmi o minori oneri finanziari, anche in presenza di una precedente convenzione stipulata in via d'urgenza e senza il rispetto delle ordinarie procedure di evidenza pubblica, qualora tale affidamento diretto sia ritenuto illegittimo. L'esercizio del potere di autotutela non è precluso dalla circostanza che il provvedimento impugnato sia già stato in parte eseguito, né dalla pendenza di trattative finalizzate alla modifica consensuale dell'accordo, atteso che tali attività rientrano nella potestà di riesame dell'amministrazione dopo la cessazione della fase emergenziale. Il principio di buona fede nelle trattative precontrattuali non può essere invocato per impedire l'esercizio del potere di autotutela, qualora le proposte di modifica dell'accordo avanzate dalle parti non siano state ritenute convenienti dall'amministrazione e non abbiano condotto al perfezionamento di un nuovo contratto. La domanda risarcitoria è conseguentemente infondata, in quanto l'illegittimità del provvedimento di annullamento d'ufficio non è stata dimostrata.

Sentenza completa

N. 05316/2013
REG.RIC.

N. 03659/2015REG.PROV.COLL.

N. 05316/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5316 del 2013, proposto da:
Fondazione Idis - Citta' della Scienza in proprio e quale Mandataria R.T.I., Rti - L'Erma di Bretschneider, rappresentati e difesi dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, ((omissis)),1;

contro

Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura, domiciliata in Roma, Via dei Portoghesi, 12; Consiglio di Amministrazione della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei;

per la riforma<…

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