Consiglio di Stato sentenza n. 5240 del 2007

ECLI:IT:CDS:2007:5240SENT

Massima

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Il mancato rispetto dell'obbligo di comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo, previsto dall'art. 7 della legge n. 241/1990, comporta l'illegittimità del provvedimento finale di annullamento di ufficio, anche quando l'esito del procedimento appaia scontato, in quanto la partecipazione del soggetto interessato potrebbe comunque consentire la rappresentazione di circostanze rilevanti ai fini della decisione finale, nonché la contestazione della stessa possibilità giuridica dell'annullamento d'ufficio. Il principio del contraddittorio e del giusto processo, sanciti dall'art. 111 della Costituzione, impongono all'amministrazione procedente di garantire la partecipazione del destinatario del provvedimento, a prescindere dalla natura vincolata o discrezionale dell'atto finale, al fine di consentirgli di far valere le proprie ragioni e di influire sull'esito del procedimento. L'omessa comunicazione dell'avvio del procedimento, pertanto, determina la violazione di norme e principi fondamentali del giusto procedimento amministrativo, comportando l'annullamento del provvedimento finale, salvi gli ulteriori provvedimenti che l'amministrazione riterrà di adottare nel rispetto del contraddittorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la seguente

DECISIONE

sul ricorso in appello n. 2969/2001 proposto dalla Federazione italiana dei consorzi ag. e dalla Liquidazione giudiziale dei beni della Federazione dei consorzi ag. soc. coop. a r.l., ceduti ai creditori, rappresentate e difese dal prof. avv. Eu.Pi. ed elettivamente domiciliate presso lo studio del medesimo in Ro., via De.Qu.Fo. n. (...);

contro

- il Ministero del Tesoro, in persona del Ministro p.t., non costituito in giudizio;

- il Ministero delle Politiche agricole e forestali, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato presso i cui uffici è per legge domiciliato in Ro., via De.Po. n. (...);

per l'annullamento

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, Roma Se…

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