Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4266 del 29 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:4266PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere sussiste anche quando gli indizi di colpevolezza, pur non raggiungendo il livello di prova piena, siano comunque sufficienti a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato in ordine ai reati contestati, senza che sia necessaria la dimostrazione della partecipazione a tutti i reati fine programmati dall'associazione o della commissione di un numero elevato di reati. Ai fini della configurabilità del reato associativo, è sufficiente che emerga un legame stabile e duraturo tra gli associati, volto alla realizzazione di un generico programma delittuoso, anche se circoscritto a pochi reati fine, purché questi siano di particolare gravità. Il ruolo di custodia e riciclaggio del denaro proveniente dai reati fine, svolto da uno degli associati, costituisce un indizio grave, preciso e concordante della sua partecipazione all'associazione, a prescindere dal numero di intercettazioni telefoniche a suo carico e dalla circostanza che il denaro custodito provenga da uno o più reati fine. Inoltre, la presenza di un soggetto indagato per entrambi i reati presupposto della ricettazione, unitamente al ruolo di custode del denaro sporco svolto da un altro indagato, costituisce un elemento indiziario sufficiente a ritenere quest'ultimo responsabile del reato di ricettazione anche in relazione al provento di entrambi i reati, senza che sia necessario accertare con certezza la provenienza del denaro sequestrato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS) nata il (OMISSIS);

2. (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 04/07/2014 del Tribunale del Riesame di Venezia;

Visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Massimo Galli che ha concluso per il rigetto di entrambi i ricorsi.

FATTO

1. Con ordinanza del 04/07/2014, il Tribunale del Riesame di Venezia:

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