Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19069 del 9 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:19069PEN

Massima

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Il diritto di legittima difesa, quale causa di esclusione della punibilità, presuppone la sussistenza di una situazione di necessità oggettiva o putativa di difendere un diritto proprio o altrui da un pericolo attuale di un'offesa ingiusta, con l'uso di mezzi proporzionati all'offesa. Tuttavia, tale diritto non può essere invocato quando l'aggressione sia cessata e l'aggressore si sia allontanato, non sussistendo più alcun pericolo attuale di offesa. Pertanto, l'uso di un'arma legittimamente detenuta per colpire un soggetto che si stia allontanando dopo aver cessato l'azione delittuosa, non può essere giustificato sulla base della legittima difesa, in quanto l'offesa non è più in atto e non vi è più necessità di difesa. In tali casi, l'uso della forza da parte dell'aggredito, anche se inizialmente legittimo, diviene eccessivo e sproporzionato, configurando un eccesso colposo di legittima difesa. La valutazione della proporzionalità della reazione difensiva deve essere effettuata in relazione alla situazione concreta al momento del fatto, senza poter tenere conto di eventuali pericoli o intenzioni future dell'aggressore, una volta che questi abbia desistito dall'azione illecita e si sia allontanato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MA. DA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 07/02/2007 CORTE ASSISE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA MARIO;

udite le conclusioni di rigetto del ricorso, del S.P.G., Dott. CONSOLO Santi;

uditi i difensori, Avv. MANCA e ARICO'.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1 - La Corte di Assise di appello di Roma, qual…

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