Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33472 del 14 agosto 2008

ECLI:IT:CASS:2008:33472PEN

Massima

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Il direttore responsabile di un periodico è tenuto ad esercitare un controllo necessario ed effettivo sul contenuto del giornale da lui diretto, al fine di impedire la commissione di reati attraverso la pubblicazione, senza che possano essere invocate a sua discolpa difficoltà organizzative o disfunzioni interne dell'azienda giornalistica. La responsabilità del direttore, ai sensi dell'art. 57 c.p. e della L. n. 47/1948, è una responsabilità di natura personale, che prescinde dall'organizzazione interna della redazione e dalle modalità di gestione adottate, essendo egli il soggetto su cui grava il dovere giuridico di vigilare e controllare preventivamente il contenuto del periodico nella sua interezza. L'omissione di tale controllo, se cosciente e volontaria, integra gli estremi della colpa penale, salvo che non ricorrano cause di esclusione della responsabilità previste dalla legge, come il caso fortuito, la forza maggiore, il costringimento fisico o l'errore invincibile. Il direttore non può quindi invocare l'impossibilità di verificare puntualmente l'esattezza di ogni singola informazione pubblicata, dovendo piuttosto organizzare l'attività redazionale in modo da assicurare un controllo preventivo e concreto su quanto deve essere diffuso, al fine di scongiurare la commissione di reati attraverso il mezzo della stampa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. PI., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 22/11/2007 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. DIDONE ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per il rigetto.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza del Tribunale di Roma, in data 4/5/2005, Ca. …

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