Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10723 del 24 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:10723PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di custodia in carcere può essere legittimamente applicato solo quando risulti l'assoluta necessità di tale misura per fronteggiare le esigenze cautelari, non essendo sufficiente il mero fumus commissi delicti. Il giudice è tenuto a motivare in modo puntuale e congruo la scelta della misura più afflittiva, valutando in concreto l'adeguatezza e la proporzionalità della stessa rispetto alle esigenze cautelari emerse, nonché l'eventuale possibilità di applicare misure meno gravose. La motivazione deve dare conto dell'impossibilità di soddisfare le esigenze cautelari con misure diverse dalla custodia in carcere, in ossequio al principio di proporzionalità e di adeguatezza della misura cautelare. Inoltre, il giudice deve verificare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati contestati, non essendo sufficiente il mero fumus commissi delicti. La valutazione del giudice deve essere effettuata in modo rigoroso e puntuale, non potendo basarsi su meri sospetti o congetture, ma dovendo essere sorretta da elementi di prova specifici e concreti. In caso di mancanza o inadeguatezza della motivazione, il provvedimento cautelare è illegittimo e deve essere annullato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovan - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/10/2021 del TRIBUNALE DI ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIOVANNI FRANCOLINI;
letta la requisitoria scritta presentata - Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, ex articolo 23, comma 8 conv. con modif. dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176 dal Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione LUIGI ORSI, che ha chiesto il rigetto del…

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