Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13567 del 31 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:13567PEN

Massima

Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La motivazione della sentenza di condanna, anche in forma abbreviata, deve essere completa e puntuale nel rispondere alle deduzioni difensive, senza incorrere in manifesta illogicità o irragionevolezza. Il giudice di merito gode di ampio potere discrezionale nella valutazione della prova, che non può essere sindacata in sede di legittimità se non in presenza di vizi logici o travisamenti evidenti. La Corte di Cassazione, in sede di ricorso, non può sostituirsi al giudice di merito nella rivalutazione degli elementi probatori, ma deve limitarsi a verificare la correttezza e la congruità della motivazione adottata, senza poter proporre una diversa ricostruzione del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DE. CO. FR. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 03/10/2006 TRIBUNALE di MODENA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. ROTELLA MARIO.

OSSERVA

1 - Il Tribunale di Modena ha confermato la condanna ad euro 344,00 di multa e risarcimento dei danni alla Parte Civile, inflitta dal Giudice di pace a De. Co. Fr. , per lesioni ai danni Mi. Ni. , con…

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