Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45519 del 30 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:45519PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il possesso di armi comuni da sparo, anche se non idonee all'uso, integra il reato di detenzione di armi, sussistendo in tal caso il pericolo concreto di reiterazione del reato in ragione della gravità della condotta e dei precedenti penali dell'indagato, che giustifica l'applicazione della misura cautelare più grave della custodia in carcere, in assenza di misure meno afflittive idonee a scongiurare il pericolo di recidiva. La mera identificazione dell'indagato come la persona cui gli interlocutori facevano riferimento nelle conversazioni intercettate, sulla base di elementi indiziari, costituisce grave indizio di colpevolezza per il reato di detenzione di armi, a prescindere dalla circostanza che le armi fossero o meno idonee all'uso, atteso che il possesso di armi comuni da sparo integra comunque il reato di detenzione, a prescindere dalla loro effettiva funzionalità. La motivazione del provvedimento cautelare che individua la sussistenza delle esigenze cautelari e la necessità della misura più grave della custodia in carcere, in assenza di misure meno afflittive idonee, è adeguata e logica, non potendosi ritenere meramente congetturali le valutazioni del giudice sulla concreta possibilità di reiterazione del reato, fondate sulla gravità della condotta e sui precedenti penali dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/03/2022 del TRIB. LIBERTA' di TARANTO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;
lette le conclusioni del PG Dott. MANUALI VALENTINA, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso con requisitoria resa ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23 e succ mod.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, il Tribunale di Taranto rigettava la richie…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.