Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7858 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:7858SENT

Massima

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Le opere abusive realizzate su immobili soggetti a vincoli ambientali e paesaggistici imposti da leggi statali e regionali non sono suscettibili di sanatoria ai sensi dell'art. 32, comma 27, lett. d), del d.l. n. 269/2003, convertito in l. n. 326/2003, a meno che non ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni: che si tratti di opere realizzate prima dell'imposizione del vincolo; che, pur realizzate in assenza o in difformità del titolo edilizio, le opere siano conformi alle prescrizioni urbanistiche; che siano opere di minore rilevanza, corrispondenti alle tipologie di illeciti di cui ai nn. 4, 5, e 6 dell'allegato 1 al d.l. n. 269/2003; che l'intervento realizzato sia assistito dal parere favorevole dell'autorità preposta alla tutela del vincolo. In tali casi, la legge regionale può prevedere una diversa disciplina, fermo restando il rispetto dei suddetti requisiti. Pertanto, il diniego di condono edilizio per opere abusive realizzate in aree sottoposte a vincolo ambientale e paesaggistico, che non soddisfino le predette condizioni, è legittimo e adeguatamente motivato, anche attraverso il richiamo agli atti istruttori, senza che ciò comporti un vizio di motivazione. Inoltre, la partecipazione del privato nel corso dell'istruttoria non può incidere sull'esito vincolato del provvedimento di diniego, né l'erronea indicazione catastale del manufatto o l'oggetto dell'istanza di condono possono determinare l'illegittimità del diniego, potendo tali elementi essere eventualmente corretti in successivi provvedimenti.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/04/2024

N. 07858/2024 REG.PROV.COLL.

N. 05653/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5653 del 2016, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Comune di Velletri, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento:

- del provvedimento -OMISSIS- con il quale l’Amministrazione intimata ha respinto un’istanza di condono di un manufatto abusivo presentata dal ricorrente, ai sensi della legge n. 326/2003 e della legge regionale n. 12/2004.…

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