Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 84 del 2009

ECLI:IT:TARPIE:2009:84SENT

Massima

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La variante urbanistica che modifica il numero di piani fuori terra e l'altezza massima consentita, senza incidere sugli indici di edificabilità e sulla potenzialità edificatoria complessiva dell'area, non costituisce una variante strutturale al piano regolatore generale ai sensi dell'art. 17, commi 4 e 6, della legge regionale n. 56/1977. Infatti, la variante strutturale deve riguardare modifiche all'impianto strutturale del piano regolatore e alla funzionalità delle infrastrutture urbane di rilevanza sovracomunale, la riduzione o l'aumento della quantità globale delle aree a servizi oltre determinati limiti, l'incidenza sulla struttura generale dei vincoli a tutela di emergenze storiche, artistiche, paesaggistiche, ambientali e idrogeologiche, l'incremento della capacità insediativa residenziale o delle superfici e degli indici di edificabilità relativi alle attività economiche oltre determinati limiti percentuali. Pertanto, la mera modifica di parametri edilizi come il numero di piani e l'altezza massima, senza incidere sulla struttura complessiva del piano regolatore, non integra gli estremi della variante strutturale, la quale richiede il coinvolgimento e la modifica dell'insieme delle previsioni che definiscono le scelte strategiche e gli obiettivi del piano per l'assetto del territorio comunale. Inoltre, l'amministrazione comunale non è tenuta a valutare l'eventuale valore storico-documentario di un immobile di sua proprietà nell'ambito del procedimento di adozione della variante urbanistica, in assenza di un previo riconoscimento di tale vincolo, essendo tale valutazione rimessa ad altri specifici procedimenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte
Sezione Prima
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 2091 del 1998, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Te. Go., Ma. Te. Gi. e Mi. Gi., rappresentate e difese dall'avv. Pi. Po., prima, e dall'avv. Pa. Bo., poi, con domicilio eletto definitivamente presso l'avv. Pa. Bo. in To., via Sa. Fr. D'As., (...);
contro
il Comune di Sa., in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Ca. Pa., con domicilio ex lege presso la Segreteria del ((omissis)). in To., corso St. Un., (...);
nei confronti di
Società Ed. S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avv.ti Ri. Lu. e Vi. Al., con domicilio eletto presso lo studio dei medesimi in To., corso Mo., (...);
per l'annullamento
1) quanto al ricorso:
della delibera n. 119…

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