Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34518 del 3 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:34518PEN

Massima

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Il pericolo di fuga e di reiterazione del reato, ai fini della conferma della custodia cautelare in carcere, può essere desunto da elementi oggettivi, quali la facilità di spostamento sul territorio nazionale e internazionale del soggetto, i suoi precedenti penali anche gravi, e l'inefficacia di precedenti misure restrittive nel determinare un effettivo mutamento dei suoi comportamenti criminosi, a prescindere da dichiarazioni di pentimento o confessioni rese dallo stesso. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono giustificare il perdurare della misura cautelare più afflittiva, anche in assenza di specifiche e recenti condotte indicative di una volontà attuale di sottrarsi alle indagini o di commettere nuovi reati, in quanto espressivi di una personalità fortemente incline alla commissione di fatti delittuosi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 20/12/2019 dal Tribunale di Venezia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Paolo Micheli;
udito il P.M., nella persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Dr. Epidendio Tomaso, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Il difensore di (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso l'ordinanza indica…

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