Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14522 del 2 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:14522PEN

Massima

Massima ufficiale
La previsione di cui all'art. 578 - per la quale il giudice di appello o quello di legittimità, che dichiarino l'estinzione per amnistia o prescrizione del reato per cui sia intervenuta in primo grado condanna, sono tenuti a decidere sulla impugnazione agli effetti delle disposizioni dei capi della sentenza che concernono gli interessi civili - comporta che i motivi di impugnazione dell'imputato devono essere esaminati compiutamente, non potendosi dare conferma alla condanna (anche solo generica) al risarcimento del danno in ragione della mancanza di prova dell'innocenza degli imputati, secondo quanto previsto dall'art. 129, comma secondo, cod. proc. pen.; qualora, pertanto, tale motivazione manchi, l'annullamento della sentenza di appello, limitatamente alla conferma delle statuizioni civili, deve essere disposto con rinvio al giudice penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Consigliere

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PE. FI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 11/07/2008 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. DUBOLINO PIETRO;

sentito il sost. proc. gen. Dott. Geraci V. il quale ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile, e sentito, per la ricorrente l'avv. Notaro Carlo, il quale ha insistito per l'accoglimento.

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