Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11275 del 13 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:11275PEN

Massima

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Il sequestro di persona a scopo di estorsione si configura quando l'agente, mediante privazione della libertà personale della vittima, mira a conseguire un ingiusto profitto, anche di natura non patrimoniale, come prezzo della liberazione, indipendentemente dalla liceità o meno della pretesa creditoria sottostante. Ciò in quanto l'elemento discriminante tra il reato di estorsione e quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni non risiede nelle modalità della condotta coercitiva, bensì nell'intento perseguito dall'agente, che deve essere diretto al conseguimento di un profitto ingiusto, cioè non tutelabile davanti all'autorità giudiziaria. Pertanto, anche quando la privazione della libertà personale sia finalizzata al recupero di un credito, ancorché illecito, il reato integra gli estremi del sequestro di persona a scopo di estorsione, essendo irrilevante la natura del rapporto pregresso tra vittima e agente. Inoltre, il concorso nel reato di detenzione illegale di arma è configurabile a carico di tutti i partecipi al fatto criminoso, anche in assenza di possesso diretto dell'arma, qualora questa sia stata programmata come necessaria per la realizzazione del reato principale e sia stata effettivamente utilizzata nel corso della sua esecuzione. Infine, in tema di giudizio abbreviato condizionato, il giudice di appello deve valutare la legittimità del rigetto della richiesta presentata dall'imputato, verificando, alla luce della prospettazione operata dal richiedente, la ricorrenza dei requisiti di novità e decisività della prova richiesta, secondo una valutazione "ex ante", in considerazione della situazione esistente al momento della valutazione negativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Presidente

Dott. SARACENO Rosa Ann - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI ROMA;
nei confronti di:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
inoltre:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 41/2014 CORTE ASSISE APPELLO di ROMA, del 28/09/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/06/2017…

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