Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37013 del 26 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:37013PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina è tra quelli per i quali vige la presunzione legale di sussistenza delle esigenze cautelari e di proporzionalità e adeguatezza della custodia cautelare in carcere. Tale presunzione può essere superata solo in presenza di elementi concreti e specifici, che dimostrino l'insussistenza del pericolo di reiterazione del reato o di fuga, come la stabile residenza dell'indagato in Italia e l'esistenza di vincoli qualificati nel Paese che possano scongiurare l'eventualità di un suo allontanamento. Il mero contrasto sorto tra l'indagato e il capo dell'associazione per questioni di denaro non è sufficiente a dimostrare il recesso dell'indagato dall'associazione, potendo al più determinare un suo minore coinvolgimento nelle attività del gruppo, senza interrompere il vincolo associativo. Analogamente, il fatto che l'indagato si sia rivolto ad un affiliato per far entrare illegalmente in Italia un suo amico extracomunitario non è elemento logicamente incompatibile con la sua partecipazione all'associazione, potendo trovare spiegazione nella distinzione tra gli affari del gruppo e le iniziative personali del singolo. La divergenza tra la descrizione dell'addebito cautelare e le argomentazioni di motivazione circa il mezzo di trasporto utilizzato per l'ingresso illegale di migranti non inficia la validità del provvedimento, ove risultino comunque elementi di gravità indiziaria circa la condotta dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 788/2011 TRIB. LIBERTA' di LECCE, del 29/11/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE SANTALUCIA;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. GIALANELLA Antonio che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) del foro di (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

Il Tribunale del riesame, in funzione di giudice …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.