Il reato di ingiuria, essendo stato abrogato dal Decreto Legislativo n. 7 del 2016, non può più essere oggetto di accertamento e condanna penale, con conseguente caducazione di tutte le statuizioni civili accessorie, in quanto fondate sull'affermazione di responsabilità per un fatto non più previsto dalla legge come reato. In tali casi, il danneggiato potrà eventualmente esperire una nuova azione in sede civile, dovendo tuttavia valutare comparativamente i vantaggi e gli svantaggi dell'instaurazione del giudizio civile rispetto all'azione civile nel processo penale, considerando anche l'impossibilità di ottenere il risarcimento del danno a seguito della sentenza di proscioglimento penale. Il giudice penale, in presenza di una causa di non punibilità sopravvenuta, è tenuto a rilevare d'ufficio l'intervenuta abrogazione del reato e ad annullare senza rinvio la sentenza impugnata, in applicazione del principio di immediata rilevabilità delle cause di non punibilità previsto dall'art. 129 c.p.p.