Cassazione penale Sez. III sentenza n. 29096 del 3 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:29096PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice, nell'applicare una misura cautelare personale, deve valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza sulla base di elementi logici o rappresentativi che, pur non provando la responsabilità dell'indagato oltre ogni ragionevole dubbio, consentano di prevedere che, attraverso l'acquisizione di ulteriori elementi, saranno idonei a dimostrare tale responsabilità, fondando nel frattempo una qualificata probabilità di colpevolezza. Tali indizi possono consistere anche nelle dichiarazioni della persona offesa, le quali, se ritenute dal giudice attendibili sul piano oggettivo e soggettivo, possono costituire da sole fonte di prova, senza necessità di riscontri esterni. Quando la misura cautelare è applicata per uno dei delitti indicati nell'art. 275, comma 3, c.p.p., grava sul giudice l'onere di dare atto dell'inesistenza di elementi idonei a vincere la presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e dell'adeguatezza della custodia in carcere, a meno che l'indagato non abbia allegato elementi specifici, in relazione al caso concreto, dai quali risulti che le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure, in tal caso gravando sul giudice un obbligo motivazionale più pregnante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. DI STASI Antonel - rel. Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni Filip - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/12/2018 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa Antonella Di Stasi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa Barberini Roberta Maria, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputata l'avv. (OMISSIS), in sostituzione dell&#x…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.