Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29677 del 16 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:29677PEN

Massima

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Il reato associativo di cui all'art. 416 c.p. e all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 sussiste quando tre o più persone si accordano stabilmente per commettere una serie indeterminata di delitti, con una struttura organizzativa e una ripartizione di ruoli, anche se non tutti i partecipi conoscono tutti gli altri membri del sodalizio, purché vi sia la consapevolezza di far parte di un'associazione criminale finalizzata alla realizzazione di un programma delittuoso comune. La prova del vincolo associativo può desumersi anche da comportamenti concludenti, come la reiterazione di condotte criminose coordinate tra i partecipi, la disponibilità incondizionata all'esecuzione degli ordini del capo, la fiducia riposta in un soggetto dal vertice dell'organizzazione, la capacità di valutare la qualità della merce illecita. L'accertamento della responsabilità per il reato associativo non richiede che tutti i reati-fine siano stati portati a compimento, essendo sufficiente la prova della convergenza di intenti criminosi e della effettiva realizzazione di alcuni delitti rientranti nel programma associativo. La mancata conoscenza di tutti gli altri associati non esclude la responsabilità del singolo partecipe, così come la limitazione temporale del suo apporto non è decisiva ai fini della configurabilità del reato, purché emerga la sua disponibilità a collaborare stabilmente con il gruppo criminale. La motivazione della sentenza di condanna per il reato associativo è immune da vizi logici se spiega in modo adeguato le ragioni del convincimento del giudice, sulla base di elementi probatori diretti e indiretti, senza che la Corte di cassazione possa sindacare la valutazione delle prove effettuata dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

01) Ac. An., n. a (OMESSO);

02) A. P., n. a (OMESSO);

03) De. Bi. Pi., nato a (OMESSO);

04) Di. Do. Vi., n. a (OMESSO);

05) Di. Do. Ga., n. a (OMESSO);

06) Di. Do. Ra., n. a (OMESSO);

07) Di. Do. Sa., n. a (OMESSO);

08) D. D. S., n. a (OMESSO);

09) Fr. An., n. a (OMESSO);

10) Gi. Cr., n. a (OMESSO);

11) Si. An., n. a (OMESSO);

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