Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10306 del 17 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:10306PEN

Massima

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La falsificazione non grossolana di una patente di guida apparentemente rilasciata da uno Stato estero può costituire reato ai sensi degli articoli 477 e 482 c.p., anche qualora non sussistano le condizioni di validità di tale documento ai fini della conduzione di un veicolo in Italia, come fissate dagli articoli 135 e 136 del Codice della Strada. L'uso di una siffatta patente falsa integra il reato di cui all'articolo 489 c.p., in quanto il documento contraffatto è idoneo ad ingannare la fede pubblica, indipendentemente dalla sua validità per la guida in Italia. Il falso innocuo sussiste solo in caso di inesistenza dell'oggetto tipico della falsità, quando l'atto sia assolutamente privo di valenza probatoria, mentre non ricorre quando il documento, pur non essendo valido per la circolazione stradale, abbia una propria fisionomia giuridica e sia idoneo ad indurre in errore la pubblica fede. La tutela della genuinità (materiale) e della veridicità (ideologica) di determinati documenti costituisce l'unico bene giuridico protetto dalle fattispecie di falso, a prescindere dall'effettivo danno o vantaggio derivante dalla condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M. - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/04/2019 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
la relazione svolta dal Consigliere Dr. SESSA RENATA;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. MIGNOLO OLGA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza indicata in epigrafe la Corte di Appello di Milano ha confermato la pronuncia emessa dal Tribunale della medesima cit…

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