Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39991 del 5 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:39991PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La partecipazione all'associazione mafiosa si configura quando il soggetto, attraverso un contributo stabile e organico, si inserisce nel tessuto organizzativo del sodalizio, rivestendo ruoli e funzioni che, diretti al rafforzamento del vincolo associativo, siano rivelatori di un dinamico ruolo all'interno del gruppo criminoso. Ciò si verifica anche quando il contributo del partecipe si esprima nella realizzazione di reati-fine, come l'estorsione aggravata, purché funzionali agli interessi dell'intera associazione e non solo del singolo associato. A tal fine, rilevano sia le dichiarazioni del collaborante di giustizia, debitamente vagliate per credibilità soggettiva e attendibilità intrinseca, sia il contenuto delle intercettazioni, la cui spontaneità e chiarezza dei contenuti possono integrare di per sé i gravi indizi di colpevolezza, anche in assenza di ulteriori riscontri. Il ruolo di mero fiduciario o rappresentante del capo-famiglia, senza un effettivo inserimento nella struttura organizzativa, non è sufficiente a configurare la partecipazione associativa, essendo necessario un contributo dinamico-funzionale all'intera compagine criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - rel. Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08/02/2018 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere LAURA SCALIA;
etti sentite le conclusioni del PG ROBERTO ANIELLO.
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
L'avvocato (OMISSIS) del foro di PALERMO, di fiducia per il ricorrente, insiste nel ricorso e ne chiede l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Palermo con ordinanza del 8 febbraio 2018 ha …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.