Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18448 del 10 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:18448PEN

Massima

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Il dolo del reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, di cui all'art. 483 c.p., consiste nella volontà cosciente e non coartata di compiere il fatto e nella consapevolezza di agire contro il dovere giuridico di dichiarare il vero. Tale dolo generico non è escluso dalla circostanza che il dichiarante abbia contestualmente attestato il proprio stato di detenzione, in quanto tale dichiarazione non è coincidente con quella relativa all'assenza di precedenti penali ostativi all'ammissione al patrocinio a spese dello Stato ai sensi dell'art. 76, comma 4-bis, del d.P.R. n. 115/2002. Inoltre, l'art. 79 del medesimo d.P.R. richiama espressamente l'art. 76 ai fini della corretta compilazione della dichiarazione sostitutiva attestante la sussistenza delle condizioni di reddito previste per l'ammissione al gratuito patrocinio, sicché la mancata menzione espressa di tale requisito negativo nell'art. 79 non esclude la rilevanza della relativa dichiarazione ai fini del reato di falso. Infine, la gravità della condotta di falsa dichiarazione, funzionale a rendere inoperante la presunzione di legge sul superamento dei limiti di reddito e ad esonerare l'istante dall'onere probatorio derivante da tale presunzione, esclude l'applicabilità della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/02/2021 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MATILDE BRANCACCIO;
udito il Sostituto Procuratore Generale Dr. ODELLO LUCIA che, riportandosi alla requisitoria depositata in atti, conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore, l'avvocato (OMISSIS), il quale si riporta ai motivi di ricorso ed insiste per l'…

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