Il Questore può disporre la sospensione temporanea della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, ai sensi degli artt. 100 TULPS e 9, comma 3, L. 287/1991, qualora ricorrano gravi motivi di ordine pubblico e di sicurezza, come il pericolo di assembramenti pericolosi di giovani e il rischio di spaccio di sostanze stupefacenti. Tale provvedimento sospensivo, adottato nell'interesse della collettività, deve essere proporzionato e limitato nel tempo, al fine di garantire comunque il servizio bar/ristoro agli stabilimenti balneari limitrofi durante gli orari di apertura diurni. L'inottemperanza al provvedimento di sospensione può integrare il reato di cui all'art. 650 c.p. e costituire elemento di valutazione ai fini della revoca definitiva della licenza. Il giudice amministrativo, nell'esaminare la legittimità del provvedimento di sospensione, deve verificare la sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto, nonché il rispetto del principio di proporzionalità, bilanciando l'interesse pubblico alla sicurezza e all'ordine pubblico con il diritto del titolare della licenza all'esercizio dell'attività economica.