Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 343 del 2016

ECLI:IT:TARMI:2016:343SENT

Massima

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La pianificazione urbanistica comunale gode di ampia discrezionalità, per cui la mera esistenza di una precedente destinazione urbanistica più favorevole al proprietario non comporta per l'Amministrazione l'obbligo di fornire particolari spiegazioni sulle ragioni delle diverse scelte operate, anche quando queste siano peggiorative per i proprietari e per le loro aspettative, dovendo in tali casi dare prevalente rilievo all'interesse pubblico che le nuove scelte pianificatorie intendono perseguire. Le osservazioni ai piani urbanistici hanno carattere di mero apporto collaborativo all'attività dell'Amministrazione, sicché le controdeduzioni alle stesse non richiedono specifica e particolare motivazione, salvo particolari situazioni di aspettativa qualificata del privato, come l'esistenza di una precedente convenzione urbanistica, di un giudicato favorevole o di un fondo "intercluso". Il vincolo di destinazione a "Area di interesse pubblico" imposto dal Piano di Governo del Territorio non configura un vincolo espropriativo, in quanto il Comune ha previsto un meccanismo compensativo e perequativo che attribuisce al proprietario una capacità edificatoria virtuale di compensazione, consentendo interventi di iniziativa pubblica e privata. Pertanto, l'Amministrazione comunale gode di ampia discrezionalità nella pianificazione urbanistica, potendo modificare le precedenti destinazioni senza necessità di fornire particolari motivazioni, salvo in specifiche situazioni di aspettativa qualificata del privato, e può imporre vincoli di destinazione pubblica senza configurare un vincolo espropriativo, purché preveda adeguati meccanismi compensativi e perequativi.

Sentenza completa

N. 01248/2013
REG.RIC.

N. 00343/2016 REG.PROV.COLL.

N. 01248/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1248 del 2013, proposto da:
Alberto Girolami e Mario Girolami, rappresentati e difesi in proprio ai sensi dell’art. 22, comma 3, del c.p.a, con domicilio eletto in Milano, corso Magenta, 87;

contro

Comune di Parabiago, rappresentato e difeso dagli avv.ti Enzo Robaldo e Pietro Ferraris, con domicilio eletto presso il loro studio in Milano, piazza Eleonora Duse 4;

per l'annullamento

del Piano di Governo del Territorio approvato definitivamente con pubblicazione sul BURL, serie avvisi e concorsi n. 11 del 13.03.2013, nella parte in cui attribuisce la destinazione di "Area di inter…

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