Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51072 del 5 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:51072PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato, ai sensi dell'art. 110 c.p., può essere integrato da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un apprezzabile contributo, in tutte o alcune delle fasi di ideazione, organizzazione ed esecuzione, alla realizzazione collettiva del reato, anche solo mediante il rafforzamento dell'altrui proposito criminoso o l'agevolazione dell'opera dei concorrenti. Pertanto, quando il partecipe, per effetto della sua condotta cosciente idonea a facilitarne l'esecuzione, abbia aumentato la possibilità della produzione del reato, egli risponde non solo degli atti da lui compiuti, ma anche di quelli posti in essere dagli altri, convergenti nell'offesa all'interesse protetto dalla norma incriminatrice. Il concorso può quindi esplicarsi anche in un intervento di carattere estemporaneo, sopravvenuto a sostegno dell'azione altrui, ancora in corso quand'anche iniziata all'insaputa del correo. Inoltre, l'aggravante dei futili motivi, di cui all'art. 61, comma 1, n. 1 c.p., è applicabile non solo all'autore materiale del reato, ma anche al concorrente, quando il fatto da cui è originata la reazione violenta della vittima, pur essendo riferibile direttamente all'autore materiale, sia stato condiviso e partecipato dal concorrente, in quanto espressione di un atteggiamento di insultante bravata, in relazione al quale il concorrente abbia assunto una posizione di complicità e di consapevole adesione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. BONITO F. Maria - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico Giusepp - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 37/2012 CORTE ASSISE APPELLO di TORINO, del 09/07/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. VIOLA Alfredo Pompeo che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1.…

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