Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40435 del 16 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:40435PEN

Massima

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La diffamazione commessa dal presidente di un consorzio nei confronti di un suo consigliere, attraverso l'invio di una lettera circolare ai soci in cui si attribuiscono a quest'ultimo condotte di disturbo delle attività consortili, integra il reato di diffamazione, la cui condanna è confermata in sede di legittimità nonostante la riduzione della pena, in quanto la motivazione della sentenza impugnata risulta ragionevole e immune da vizi logici o contraddizioni, precludendo in tale sede il riesame del merito. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione sancisce che l'abuso della posizione di vertice all'interno di un consorzio per diffamare un proprio consigliere, attraverso comunicazioni rivolte agli altri associati, costituisce una fattispecie di diffamazione penalmente rilevante, la cui condanna è confermata in sede di legittimità ove la motivazione della sentenza di merito risulti adeguatamente argomentata e priva di vizi logici, senza che sia possibile in tale sede una nuova valutazione del compendio probatorio. La massima sottolinea come l'esercizio distorto di poteri e prerogative connessi a cariche di rappresentanza all'interno di enti collettivi non possa essere tollerato dall'ordinamento, il quale sanziona penalmente tali condotte abusive, a tutela della reputazione e dell'onore dei singoli consociati, anche quando rivestano ruoli di minore rilevanza all'interno dell'organizzazione. La conferma della condanna in sede di legittimità, nonostante la riduzione della pena, evidenzia come il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione miri a sanzionare con fermezza tali comportamenti lesivi, pur modulando opportunamente l'entità della sanzione in relazione alle specifiche circostanze del caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BE. PI. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 17/06/2008 TRIBUNALE di CUNEO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA VITO;

Udito il procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. ((omissis)), che chiede il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Be. Pi. ricorre avverso la sentenza del Tribunale di Cuneo del 17.6.…

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