Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 14018 del 25 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:14018CIV

Massima

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Il verbale di accertamento di violazione al codice della strada redatto da pubblici ufficiali gode di fede privilegiata, sicché la sua contestazione è ammessa solo attraverso la querela di falso, non essendo sufficiente la mera congettura o la prova assunta nel medesimo giudizio di opposizione. Pertanto, il giudice non può disconoscere le attestazioni contenute nel verbale, salvo che sia stata proposta querela di falso, non potendo neppure valorizzare circostanze di fatto introdotte solo in sede di udienza e non dedotte nell'atto di opposizione, in quanto ciò integrerebbe una violazione del principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato. Inoltre, l'erronea individuazione dell'organo legittimato passivo nel giudizio di opposizione è sanata dalla costituzione in giudizio dell'amministrazione competente, rappresentata dall'Avvocatura dello Stato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SETTIMJ Giovanni - Presidente

Dott. PARZIALE Ippolisto - Consigliere

Dott. D'ASCOLA Pasquale - rel. Consigliere

Dott. GIUSTI Alberto - Consigliere

Dott. CARRATO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 29795-2006 proposto da:

MINISTERO DELL'INTERNO, in persona del Ministro pro tempore, PREFETTURA DI MILANO, in persona del Prefetto pro tempore, elettivamente domiciliati in ROMA, VIA DEI PORTOGHESI 12, presso l'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO, che li rappresenta e difende, ope legis;

- ricorrenti -

contro

GU. GI. ;

- intimati -

avverso la sentenza n. 296/2005 del GIUDICE DI PACE di CASSANO D'…

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