Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14687 del 28 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:14687PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione può basarsi su elementi sintomatici della condotta abituale e del tenore di vita del proposto, quali precedenti penali, recenti denunce per gravi reati, frequentazione di pregiudicati e soggetti sottoposti a misure di prevenzione, nonché altre manifestazioni oggettivamente contrastanti con la sicurezza pubblica, senza che sia necessario dare conto delle ragioni per le quali il soggetto sia da considerare attualmente pericoloso, in mancanza di elementi dai quali possa desumersi il suo recesso dal sodalizio criminoso o il venir meno del vincolo associativo. L'appartenenza accertata con sentenza irrevocabile ad un'associazione di tipo mafioso implica di per sé una latente e permanente pericolosità del soggetto, la cui cessazione deve essere provata in modo certo e rigoroso. Ai fini dell'applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca, è sufficiente l'accertamento della sproporzione tra i beni posseduti e i redditi dichiarati o comunque della loro illecita provenienza, senza che rilevi il dato temporale del loro acquisto rispetto al periodo di accertata pericolosità soggettiva, essendo la confisca finalizzata a sottrarre dalla circolazione i beni acquisiti illecitamente, a prescindere dal momento in cui ciò sia avvenuto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) nata a (OMISSIS);

2) (OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso il decreto della Corte di Appello di Palermo del 7/5/2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dr. Roberto Maria Carrelli Palombi di Montrone;

lette le conclusioni del P.G. che ha chiesto dichiararsi inammissibili i ricorsi.

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto in data 22/2/2011 il Tribunale di Palermo applicava la mis…

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