La recidiva specifica, reiterata e infraquinquennale, debitamente accertata, comporta un aumento obbligatorio della pena base in misura non inferiore ai due terzi, ai sensi dell'art. 99, comma 4, c.p., mentre il vincolo della continuazione tra più reati impone un ulteriore aumento della pena in misura non inferiore a un terzo, ai sensi dell'art. 81, comma 4, c.p. Tali aumenti devono essere applicati dal giudice in modo rigoroso e conforme alla legge, senza possibilità di discrezionalità, al fine di assicurare una risposta sanzionatoria adeguata alla maggiore capacità a delinquere del reo e alla gravità complessiva dei fatti commessi. Il giudice non può pertanto ridurre tali aumenti in misura inferiore a quanto previsto dalla legge, dovendo determinare la pena finale nel rispetto dei limiti edittali e dei criteri di commisurazione stabiliti dal codice penale. La corretta applicazione di tali istituti giuridici è essenziale per garantire l'equità e la proporzionalità della sanzione penale, in ossequio ai principi di legalità e di uguaglianza.