Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33868 del 19 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:33868PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Le lesioni personali commesse in danno di agenti di polizia giudiziaria nell'adempimento delle loro funzioni, anche in assenza di resistenza all'atto d'ufficio, integrano l'aggravante prevista dall'art. 576, comma 5-bis, c.p., in quanto la condotta lesiva può ritenersi comunque collegata all'attività dei pubblici ufficiali, a prescindere dalla direzione finalistica della volontà dell'agente. Tale aggravante non presenta alcun rapporto di continenza con il reato di resistenza a pubblico ufficiale, sicché l'insussistenza di quest'ultimo non comporta necessariamente l'esclusione dell'aggravante suddetta. I giudici di merito, nel motivare l'applicazione dell'aggravante, devono evidenziare il nesso tra la condotta lesiva e l'attività svolta dai pubblici ufficiali, anche laddove non sia ravvisabile l'intento di opporsi all'atto d'ufficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Maria Rosaria - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabet - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/02/2017 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Elisabetta Maria Morosini;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Picardi Antonietta, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita';
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso riportandosi ai motivi.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.