Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34501 del 10 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:34501PEN

Massima

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Il pericolo di recidiva, quale presupposto per l'applicazione di misure cautelari personali, deve essere valutato in concreto sulla base di elementi specifici e attuali, senza che possa rilevare in modo esclusivo il mero decorso del tempo dalla commissione dei fatti. Pertanto, il giudice è tenuto a esaminare puntualmente tutti i dati indicativi della pericolosità sociale dell'indagato e della concreta possibilità di reiterazione della condotta criminosa, quali l'eventuale precedente giudiziario, le modalità e la durata della condotta illecita, l'inserimento in reti criminali, l'utilizzo di mezzi sofisticati per occultare l'attività, nonché l'esistenza di beni o disponibilità finanziarie ancora nella disponibilità dell'indagato. Solo all'esito di tale complessiva valutazione, il giudice potrà legittimamente escludere o ritenere sussistente il pericolo di recidiva, quale presupposto per l'applicazione, il mantenimento o la revoca di una misura cautelare personale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco P - Consigliere

Dott. CONTI Giovan - rel. Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma;

nei confronti di:

1. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);

2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la ordinanza del 26/01/2012 dei Tribunale di Roma;

visti gli atti, la ordinanza denunziata e il ricorso;

udita la relazione svolta dal ((omissis));

udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ANIELLO Roberto…

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