Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15977 del 11 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:15977PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso: Il delitto di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. sussiste quando vi sia la prova di un vincolo associativo stabile e duraturo tra più persone, finalizzato alla commissione di una pluralità di reati contro il patrimonio, caratterizzato da una struttura organizzativa, una ripartizione di ruoli e compiti, nonché dalla disponibilità di mezzi e basi logistiche per la realizzazione dei delitti-scopo. Tali elementi, anche se non tutti espressamente enunciati nella motivazione della sentenza, possono essere desunti in via interpretativa dalla ricostruzione complessiva della vicenda, senza che sia necessaria una puntuale e analitica dimostrazione di ciascuno di essi. Inoltre, il giudizio di merito sulla concessione o meno delle circostanze attenuanti generiche, sulla determinazione della pena e sulla sussistenza della recidiva rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui esercizio è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza. Infine, l'erronea qualificazione giuridica di alcuni reati come furti in abitazione ex art. 624-bis c.p. anziché come furti aggravati ex art. 625 c.p. non determina l'inammissibilità del ricorso per cassazione, in quanto la diversa qualificazione non incide sulla pena edittale applicabile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo A. - Presidente

Dott. DE GREGORIO Edoardo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. RICCARDI G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 02/03/2017 dalla Corte di appello di Venezia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Paolo Micheli;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Fimiani Pasquale, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN …

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