Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5781 del 8 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:5781PEN

Massima

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Il falso in dichiarazioni rese a pubblico ufficiale, di cui all'art. 495 c.p., si configura quando l'agente, privo di documenti di identificazione, fornisce false dichiarazioni sulla propria identità nel corso di un controllo da parte della pubblica autorità, al fine di indurre in errore il pubblico ufficiale e procurarsi un vantaggio, come l'evitare l'immediata sanzione per la guida senza patente. Tale condotta, essendo preordinata a garantire al pubblico ufficiale le proprie qualità personali, integra l'elemento distintivo del reato di falsa attestazione previsto dall'art. 495 c.p., a differenza della mera dichiarazione mendace senza finalità di attestazione, punita dall'art. 496 c.p. Pertanto, il reato di sostituzione di persona ex art. 494 c.p. risulta assorbito nel più grave reato di falsa attestazione, non potendo trovare autonoma applicazione quando l'induzione in errore avviene mediante l'attribuzione di un falso nome in una dichiarazione resa a pubblico ufficiale. Inoltre, qualora il fatto sia commesso in più episodi, il concorso formale di reati e la continuazione determinano un aumento di pena che deve essere eliminato in caso di assorbimento di uno dei reati o di intervenuta prescrizione di uno di essi, con conseguente rideterminazione della pena finale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/10/2015 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/01/2017, la relazione svolta dal Consigliere ANGELO CAPUTO;
Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di Cassazione dott.ssa P. Filippi, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio limitatamente ai reati di cui all'articolo 494 c.p., con rideterminazione della pena.<…

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