Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12912 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:12912SENT

Massima

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Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione su un'istanza di riesame di un provvedimento amministrativo, decorso il termine previsto dalla legge, determina il sopravvenuto difetto di interesse del ricorrente, rendendo il ricorso improcedibile. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti, fermo restando l'obbligo per l'amministrazione di provvedere sul merito dell'istanza di riesame e di rimborsare il contributo unificato versato dal ricorrente. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione su un'istanza di riesame di un provvedimento amministrativo, decorso il termine previsto dalla legge, determina il sopravvenuto difetto di interesse del ricorrente, rendendo il ricorso improcedibile. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti, fermo restando l'obbligo per l'amministrazione di provvedere sul merito dell'istanza di riesame e di rimborsare il contributo unificato versato dal ricorrente. La massima evidenzia come il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione, in violazione dei termini di legge, non determina l'accoglimento dell'istanza, ma piuttosto il venir meno dell'interesse del ricorrente a proseguire il giudizio, rendendo il ricorso improcedibile. Ciò nonostante, l'amministrazione rimane comunque obbligata a provvedere sul merito dell'istanza e a rimborsare il contributo unificato versato dal ricorrente. La compensazione delle spese di giudizio, inoltre, tiene conto delle attuali problematiche tecniche rappresentate dall'amministrazione. La formulazione della massima al presente indicativo, senza riferimenti al caso specifico e con un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, la rende applicabile a fattispecie analoghe, esprimendo in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale enucleato dalla sentenza.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/10/2022

N. 12912/2022 REG.PROV.COLL.

N. 08031/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8031 del 2022, proposto da Energiainrete S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via Tor de' Schiavi 50/A;

contro

Gestore Servizi Energetici - GSE S.P.A., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Giovanni…

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