Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1110 del 2022

ECLI:IT:TARSA:2022:1110SENT

Massima

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Il giudizio di incompatibilità paesaggistica di un intervento edilizio deve consistere in un apprezzamento concreto e puntuale dell'interazione tra l'opera specifica e i valori paesaggistici propri del contesto territoriale di riferimento, esternando analiticamente le ragioni e gli elementi di ravvisato contrasto dell'opera medesima con l'ambiente circostante, tenuto conto delle sue caratteristiche impattanti. L'autorità tutoria statale, nell'esercizio dei suoi ampi poteri tecnico-discrezionali a presidio dei primari valori paesaggistici, può rivisitare i propri precedenti pareri favorevoli, a fronte della sopravvenuta soluzione di continuità rispetto all'originario iter abilitativo e ai contenuti del progetto originario, significativamente modificato in sede di nuova istanza di autorizzazione paesaggistica. Il giudizio di incompatibilità paesaggistica, adeguatamente motivato, non può essere sindacato dal giudice amministrativo se non in caso di manifesta illogicità, travisamento o erroneità. La valutazione negativa dell'autorità tutoria non risulta superabile dalla mera circostanza dell'avvenuta edificazione o del degrado del comparto territoriale di riferimento, atteso che l'imposizione del vincolo paesaggistico mira a prevenire l'aggravamento della situazione e a perseguirne il possibile recupero. Le garanzie partecipative e gli obblighi motivazionali di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990 sono rispettati con un compiuto apprezzamento e una perspicua esplicazione dei presupposti fattuali e delle ragioni giuridiche che, in positivo, ossia in logica e insuperata antitesi alle osservazioni dell'interessato, hanno giustificato la preannunciata determinazione declinatoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/04/2022

N. 01110/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01559/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1559 del 2021, proposto da
Carmela Pascale, rappresentata e difesa dagli avvocati Giuliana Alati, Mariangela Agresti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero della Cultura, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Salerno, domiciliataria ex lege in Salerno, corso Vittorio Emanuele, 58;
Comune di Castellabate, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

del provvedimento del Responsabile dell’Area Governo del Territorio del Comune di Castellabate de…

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