Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 14787 del 13 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:14787PEN

Massima

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L'incaricato di pubblico servizio che svolge attività di vigilanza, controllo e supporto educativo all'interno di una comunità penale, anche se non dipendente pubblico, riveste la qualifica di pubblico ufficiale ai fini della configurabilità del reato di minaccia di cui all'art. 336 c.p., essendo irrilevante la natura giuridica del rapporto di lavoro. La minaccia rivolta a tale soggetto nell'esercizio delle sue funzioni integra il reato, a prescindere dalla sua effettiva serietà o concreta idoneità a turbare l'attività istituzionale, trattandosi di reato di mera condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluig - rel. Consigliere

Dott. GIORGI Maria Silvia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/05/2019 della CORTE APP.SEZ.MINORENNI di CALTANISSETTA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. MARINELLI Felicetta, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
MOTIVI DELLA DECISIONE
La Corte di Appello di Caltanissetta, sezione per i mi…

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